Obbligo comunicazione domicilio digitale per imprese e professionisti: lo scopo è quello di portare a termine il processo di digitalizzazione nei rapporti tra le PA, le imprese ed i professionisti.
Ma non solo: si vuol ridurre le spese e rendere più efficienti e semplici la spedizione e la ricezione telematica. Inoltre si mettera a punto l’archiviazione digitale della corrispondenza tra imprese, professionisti e le amministrazioni pubbliche.
A introdurlo è l’art. 37 del D.L. 76/2020 (Decreto Semplificazioni).
Il domicilio digitale è una delle novità introdotte dal nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), e ne rappresenta una delle più rilevanti per i cittadini e le imprese.
Ma cos’è di preciso? Si tratta in pratica di un indirizzo di PEC o equivalente (servizi di recapito certificato) da dichiarare alla Pubblica Amministrazione. Un “luogo virtuale” dove possono essere mandate comunicazioni all’entità giuridica, sia essa PA o professionista o azienda.
Il Decreto Semplificazioni introduce l’obbligo per le imprese già costituite in forma societaria e i professionisti di dare comunicazione del proprio domicilio digitale entro il 1° ottobre 2020.
Qualora il domicilio digitale non fosse comunicato si prevedono le seguenti sanzioni
Per aprire un proprio domicilio digitale gli step da seguire sono quattro:
INI PEC Imprese: ecco come accedere all’elenco e trasmettere i dati.